Narrazione

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L’uomo, se mi consentite di suggerire una definizione, è l’animale che racconta la storia. Ovunque vada, vuole lasciare dietro di sé non una caotica scia, non uno spazio vuoto, ma le rassicuranti boe e pietre miliari della storia. Fin quando c’è storia tutto va bene. Anche nei suoi ultimi attimi, a quanto si dice, nella frazione di secondo della fatale caduta, o quando sta per annegare, l’uomo vede passare rapidamente davanti a sé la storia di tutta la sua vita.
 
Graham Swift, Il paese dell’acqua

Braci

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Quando si accende l’amore è una pazzia temporanea. L’amore scoppia come un terremoto e in seguito si placa e quando si è placato bisogna prendere una decisione, bisogna riuscire a capire se le nostre radici sono così inestricabilmente intrecciate che è inconcepibile il solo pensiero di separarle. Perché questo è… l’amore è questo.
L’amore non è turbamento, non è eccitazione, non è il desiderio di accoppiarsi ogni istante della giornata, non è restare svegli alla notte immaginando che lui sia lì a baciare ogni parte del tuo corpo. Non arrossire, ti sto dicendo delle verità. Questo è semplicemente essere innamorati e chiunque può facilmente convincersi di esserlo.
L’amore è invece… è quello che resta nel fuoco quando l’innamoramento si è consumato. Non sembra una cosa molto eccitante, vero? Ma lo è. Tu credi di poter anche solo immaginare che arriverai a provare questo?

Tratto da Il mandolino del capitano Corelli, regia di John Madden.

Il primo giorno dell’anno

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E’ l’amore un’arte? Allora richiede sforzo e saggezza. Oppure l’amore è una piacevole sensazione, qualcosa in cui imbattersi è questione di fortuna? Questo volumetto contempla la prima ipotesi, mentre è fuor di dubbio che oggi si crede alla seconda. La gente non pensa che l’amore non conti. Anzi, ne ha bisogno; corre a vedere serie interminabili di film d’amore, felice o infelice, ascolta canzoni d’amore; eppure nessuno crede che ci sia qualcosa da imparare, in materia d’amore. Questo atteggiamento si basa su parecchie premesse: la maggior parte della gente ritiene che amore significhi “essere amati”, anziché amare; di conseguenza, per loro il problema è come farsi amare, come rendersi amabili, e per raggiungere questo scopo seguono parecchie strade. 

Tratto da L’arte di amare, Erich Fromm.

A ciascuno il suo. Per me settembre é il primo mese dell’anno.
É un ricominciare, di nuovo, a capo.

E dev’esserci acqua che piove per questo fiume che porta al mare

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C’è una riva per ogni mare, un mare per ogni riva.
C’è una luce per ogni ombra che ti segue istintiva.
C’è una strada che non conosci,
un temporale che non aspettavi:
per ogni dubbio c’è una porta chiusa, per ogni porta le sue chiavi.
C’è un desiderio per ogni stella,
ma alla tua stella non puoi chieder perché.

Lo specchio ti riflette, Nomadi.

Nuvola temporale

Titolo: Sulla strada, Francesco De Gregori.

Will Hunting

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Tratto da Will Hunting, genio ribelle.

Che non capisci realmente niente di come gira la vita finché non la trovi in mezzo alle parole. Di altri, con la musica, le immagini e tutto il resto. Ci trovi pezzi di te, della tua storia. Dai un nome e il mondo si rimette in ordine. Solo per un attimo. Ma é un attimo di infinito e ti va bene così. Che a capirci tutto poi resta solo la noia e la presunzione di saper raccontare qualcosa. A qualcuno.

317 km

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Gli occhiali stavano insieme con lo scotch, il ginocchio con un elastico rosa. 
Non c’era ansia, paura o attesa, solo la certezza delle cose belle.
É il cammino che ti insegna a camminare, ci dicevamo passo dopo passo, chilometro dopo chilometro, tra stanchezza, entusiasmo, ricordi, pensieri, assenze, persone, pezzi di mondo, sigari, dolori, torte e vestiti da lavare.
Quando cammini così tanto nelle stesse scarpe e con lo stesso zaino insieme ad altre cinque persone, tre sono gli elementi che scopri della vita.

Uno: l’importante é il viaggio, non la meta.
Due, che sei capace di essere felice.
Tre. La fatica aiuta a crescere.

  

Santiago, 729 giorni e centinaia di chilometri dopo. 

Tempesta

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[..]
A mia volta mi lascio un pò stare
e mi faccio un periodo di mare,
che a mia volta non é che mi cerco.
Che poi non si sa cosa posso trovare da me.

La linea sottile fra il tuo bene e il tuo male,
la linea sottile fra dormire e sognare.
C’é una linea sottile tra aspettare e scoppiare:
cosa pensi di fare? Da che parte vuoi stare?

 

Tratto da La linea sottile, Luciano Ligabue.

Supereroi

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Dunque, l’elemento fondamentale della filosofia dei supereroi è che abbiamo un supereroe e il suo alter-ego: Batman è di fatto Bruce Wayne, l’Uomo Ragno è di fatto Peter Parker. Quando quel personaggio si sveglia al mattino è Peter Parker, deve mettersi un costume per diventare l’Uomo Ragno. Ed è questa caratteristica che fa di Superman l’unico nel suo genere: Superman non diventa Superman, Superman è nato Superman; quando Superman si sveglia al mattino è Superman, il suo alter-ego è Clark Kent. Quella tuta con la grande “S” rossa è la coperta che lo avvolgeva da bambino quando i Kent lo trovarono, sono quelli i suoi vestiti; quello che indossa come Kent, gli occhiali, l’abito da lavoro, quello è il suo costume, è il costume che Superman indossa per mimetizzarsi tra noi. Clark Kent è il modo in cui Superman ci vede. E quali sono le caratteristiche di Clark Kent? È debole, non crede in se stesso ed è un vigliacco. Clark Kent rappresenta la critica di Superman alla razza umana.

Tratto da Kill Bill Vol. II.
Scoperte e riflessioni mattutine, la radio che racconta.
Un Fabio Volo che dite come volete, ma a me, la mattina, mette di buon umore.

Bicicletta

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Ha preso in mano la bicicletta. Se ne è uscita dal cancello e ha cominciato a pedalare, piano.
Non te l’aspetteresti da una incazzata un’uscita così, lenta. Da una incazzata di aspetti la fuga, a pedalate veloci, ti aspetti che ci metta tutta l’energia che ha in corpo, e anche parte di quella che non c’è

[..]

Pensieri di carta

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La voce si blocca tutta in fondo alla gola. All’inizio dei polmoni. Se respiri è perché grazie al cielo hai un corpo, non di certo perché te lo sei ricordato.

  • Diventare grande
  • Laurearsi
  • Lavorare
  • Amarsi
  • Costruire

Come le racconti tutte queste cose, messe insieme?
Non le racconti.
Inchiodano. E amen.

Smith&Wesson

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SMITH: Lei mi ha detto lentamente, io sto girando lentamente.
WESSON: Ma non abbastanza.
SMITH: Allora doveva dirmi molto lentamente
WESSON: Io dovevo dirle…
SMITH: [in un crescendo] Guardi che le parole sono piccole macchine molto esatte, mi creda, se uno non le sa usare, tanto vale che non le usi, è meglio per tutti che si rassegni a restare quello che è, cioè un rozzo animale che a fatica indica col dito le cose cercando di ricordarsi qualche fonema che le significhi, ma senza lamentarsi poi se la gente lo prenderà a calci come un cane randagio, perchè è questo che si merita, se neanche sa staccare un paio di parole correttamente, tipo girare molto lentamente il cucchiaio di legno, se lo giri lei, allora, si alzi da quel lurido letto, rimetta in posizione verticale le zozze interiora che si porta dentro, e che tanto saranno irrimediabilmente compromesse dal fatto di vivere nel posto più schifosamente umido della terra, faccia questi quattro fottuti metri e si giri da solo il suo rivoltante passato di fave che solo l’odore fa vomitare, dio madonna!

Breve pausa

SMITH: [d’improvviso calmissimo] La prego di scusarmi, ho avuto un padre molto severo.
WESSON: Fantastico. non recitava, vero? Cioè non l’ha fatto per me?
SMITH: No, assolutamente. Non sopporto di essere rimproverato.
WESSON: Sorprendente.
SMITH: Col tempo ci si abitua.
WESSON: Ha smesso di girare. No! Scherzavo. Che tipo…
SMITH: La prego di scusarmi.
WESSON: Ma si figuri… Qua la mano, lei mi piace.
SMITH: Non le ho nemmeno ancora detto il mio nome. Smith.
WESSON: Piacere, Wesson. [Si stringono la mano.]

Tratto da Smith&Wesson, di Alessandro Baricco.

Tre personaggi che ti abitano in testa per due giorni. Una pagina dietro l’altra, risata dopo lacrima, dopo risata.